TORTURA MORALE
In Svizzera, l'articolo 47 della Legge federale che integra il Codice civile svizzero stabilisce che "il giudice può, tenendo conto di circostanze particolari, concedere alla vittima di lesioni fisiche o, in caso di morte, alla famiglia, un equo indennizzo a titolo di riparazione morale".
Dalla prassi dei tribunali svizzeri risulta che questo danno morale viene valutato secondo un processo in due fasi.
I tribunali svizzeri analizzano quindi successivamente :
la gravità oggettiva della lesione
gli elementi specifici del caso in questione
In una prima fase viene quindi assegnato un importo oggettivo a titolo indicativo, mentre in una seconda fase si tiene conto di tutte le circostanze del caso per adeguare l'importo di base; quest'ultima fase è più importante nei casi gravi.
Fase 1: per calcolare l'importo di base a cui possono avere diritto i parenti stretti della vittima, occorre tenere conto del guadagno massimo assicurato al momento del decesso, ossia 148.200 franchi svizzeri ai sensi della LAINF (Legge sull'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni).
https://www.swissriskcare.ch/sites/default/files/src_chiffres_cles_2022.pdf
Nel calcolare tale importo, l'obiettivo di fornire alla parte lesa un certo senso di arricchimento dovrebbe servire solo come criterio generale, applicabile allo stesso modo a tutte le parti lese, e che consente di stabilire l'intervallo entro il quale il risarcimento totale dovrebbe essere situato.
Pertanto, i tribunali svizzeri si sono basati sui dati utilizzati in letteratura, in particolare su quelli di Hütte, che molto probabilmente sono i più vicini alla giurisprudenza attuale. In caso di morte di un bambino viene riconosciuto un indennizzo di base pari al 35% della quota di guadagno assicurata dall'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni (Guyaz Alexandre, le tort moral en cas d'accident:une mise à jour, SJ 2013 II p. 215 ss, 250 s.).
Pertanto, in caso di morte umana in seguito a un incidente stradale, un genitore riceverebbe 52.000 franchi svizzeri (ovvero il 35% di 148.200 franchi svizzeri) come risarcimento morale di base.
Fase 2: utilizzando l'esempio dei genitori che hanno perso il proprio figlio, l'importo di base di 52.000 franchi potrebbe essere aumentato in una certa misura, in considerazione delle circostanze attenuanti o aggravanti di ciascun caso specifico.
Il fatto di aver assistito direttamente all'incidente, l'intensità del legame tra una madre e la figlia deceduta, il dolore causato dalla perdita della bambina o la sofferenza morale derivante dal fatto che nessuno è stato riconosciuto colpevole nel procedimento penale, ad esempio, sono elementi che possono essere presi in considerazione dai giudici per aumentare il risarcimento.
Tuttavia, questo compenso deve essere fissato in modo "equo", lasciando così un ampio margine di valutazione ai tribunali. Come già detto, il risarcimento viene valutato anche rispetto a situazioni simili e agli importi riconosciuti in quei casi.
La giurisprudenza e la dottrina tengono conto, tra l'altro, della gravità della colpa commessa dall'autore del reato nel determinare il risarcimento. Quest'ultimo dovrebbe essere considerato solo nella misura in cui ha aggravato il dolore psicologico del ricorrente e ha reso ancora più difficile accettare la situazione subita.
In definitiva, ci sono tanti motivi per concedere 100.000 franchi quanti per concedere 200.000 franchi o 1.000.000 di franchi per lo stesso danno, e sarebbe senza dubbio preferibile che questo tipo di decisione fosse presa direttamente dal legislatore piuttosto che lasciata alla discrezione del giudice.
PERDITA ECONOMICA
L'articolo 45, paragrafo 3, del Codice delle obbligazioni svizzero prevede il risarcimento dei danni per la perdita del sostegno derivante dalla morte di una persona cara. È necessario stimare il reddito ipotetico che un individuo avrebbe ottenuto dalla persona cara deceduta dal giorno del suo decesso. A tal fine, è necessario esaminare diversi criteri: l'ammontare del reddito, la percentuale di tale reddito spesa per il parente, le eventuali riduzioni e la durata del sostegno. Se il sostegno è stato dato in natura (sotto forma di lavoro, aiuto domestico, assistenza, ecc.), è possibile stimarne il valore, ma è più difficile da dimostrare in tribunale.
In conclusione, quando si perde una persona cara, una certa categoria di persone vicine al defunto può far valere i propri diritti davanti a un tribunale per ottenere un risarcimento sia per la sofferenza morale provata sia per il danno economico che segue la morte.
È stato osservato che gli importi assegnati ai parenti sono esigui rispetto a ciò che alcuni hanno subito, come la perdita di un figlio o dei genitori. Solo in casi eccezionali la giurisprudenza svizzera ha raddoppiato il risarcimento dei danni morali e ha impedito che venissero presentate richieste di risarcimento per importi troppo elevati rispetto a questi ultimi, con il rischio di veder respinte le richieste.
Oggi, quindi, sembra che questo processo non sia molto rappresentativo del dolore sopportato. La questione morale dovrebbe probabilmente essere esaminata dal legislatore per rivalutare gli importi assegnati in caso di morte ed evitare che la questione sia lasciata all'arbitrio di un giudice.
Jennifer Gaumann e Ambre Schindler